Lettere all’Orso

Giorno 9 – Venerdì 1 Agosto 2025 8°C, nuvoloso

Caro Orso,
stamattina il sole ha deciso di degnarci in questo posto ai confini del nord del mondo. Il cielo ha finalmente smesso di sputarci addosso acqua mista vento, e per un momento ho pensato che potesse essere una buona giornata. Mi sbagliavo perché poi invece nel pomeriggio l’andazzo delle condizioni meteo è stato peggio del previsto.

In ogni caso stamattina almeno il bel tempo ci ha permesso di uscire a fare le misurazioni e di ottenere anche dei buoni risultati: la nostra cara Silene ci dà grandi soddisfazioni. Dai nostri risultati sembrerebbe la pianta che trattiene più CO2 di tutte durante la fotosintesi. Poi diciamocelo è anche molto bella, un morbido cuscinetto verde speranza con tanti fiorellini rosa: sembra così morbida da far venire voglia di stendercisi sopra e schiacciare un bel pisolino.

Comunque dai risultati della nostra ricerca sembrerebbe che le piante della tundra si stiano comportando in generale abbastanza bene, soprattutto quando c’è il sole. Chi più chi meno, chi in un posto chi in un altro della tundra, sopravvivono benino anche se ogni tanto patiscono la secchezza dell’aria di questo posto. Un po’ come la mia faccia, che ormai ha la texture del muschio secco.

A rendere la giornata ancora più interessante, oggi ho avuto l’onore di incontrare un vero signore dell’aria: il gabbiano glauco (Larus hyperboreus). Nidifica qui, ma poi se ne va in viaggio per migliaia di chilometri,
migrando fino alle coste della Gran Bretagna o persino toccando la Siberia. Un viaggiatore instancabile, capace di cambiare continente con la stessa naturalezza con cui io cambio idea su cosa mangiare a cena.
Altro che me, che appena metto piede in un paese senza bidet entro in crisi esistenziale e sogno il ritorno da madre Italia, diventando improvvisamente patriottica.

La tua casa è davvero unica, caro Orso. Ogni animale che vedo, ogni pianta che incontro, ogni cosa che conosco di questo posto mi fa restare a bocca aperta. A volte in positivo, altre volte in negativo ma è sicuramente un posto che ti fa riflettere e affezionare. Si sente nell’aria che c’è qualcosa di speciale. Forse è semplicemente molto diverso da quello a cui sono abituata, forse per te tutto questo è normale, quasi noioso. Probabilmente tu hai già capito da tempo come funzionano le cose da queste parti, mentre io sono ancora qui a meravigliarmi e a farmi domande.

Adesso vado che mi aspetta una buonissima cena delle 5 del pomeriggio (anche se non ho ancora digerito il pranzo), a base di tacos! In onore della barca che arriva a portare verdure e frutta fresca, gli abitanti del villaggio festeggiano il venerdì a cena con dei buonissimi tacos. Prima fanno anche una gara di corsa, la Taco3000, un giro di 3km del villaggio, e chi vince si porta a casa una bella dose di gloria e una pacca sulla spalla. Io non parteciperò perché invece di correre potrei solo che rotolare in questo momento.

È ora che vada. Ormai non spero più di incontrarti, penso sia meglio così per ora. Mi limiterò a comprare dei souvenir che ti ritraggono.

A non vederci (almeno in questo mondo),

Sara


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